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Municipio di Lamone

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

Municipio di Lamone

Via al Casello 3, 6814 Lamone
IL COMUNE

Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII.Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

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MunicipioScuola pubblicaPolizia
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IL COMUNE

Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII.Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

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Gianni Godi SA

Valutazione 1.0 di 5 stelle su 2 valutazioni

Gianni Godi SA

Via alla Stampa 14, 6965 Cadro
TUTTO SU DI NOI

OLTRE 70 ANNI DI PROGETTI, INNOVAZIONE, CRESCITA E IMPEGNO NEL SETTORE IDROTERMOSANITARIO La nostra storia A fondare la nostra ditta fu l’allora titolare Dante Godi, nato in località Vezia. Il suo bagaglio di esperienze, accumulato durante il tirocinio con i fratelli Inaudi, portò all’apertura, nel 1941, della Godi & Gili, società che in breve tempo si affermò tra i protagonisti del mercato dell’idraulica e della termosanitaria a Lugano. Successivi cambiamenti videro associarsi prima il fratello Aldo (dal 1946 al 1960) e poi il figlio Gianni Godi (dal 1967 al 1974). Proprio nel ’74, dopo il decesso del padre Dante, la società passò sotto il controllo di Gianni Godi, dirigente dinamico, con una visione del business moderna e lungimirante. L’evoluzione della ditta subì una brusca accelerata. Moltissimi furono i progetti di una certa importanza realizzati nel territorio di Lugano, sia nel settore pubblico sia in quello privato. Abitazioni, stabili commerciali, ospedali, case per anziani, scuole, case comunali, asili, centri congressi, acquedotti, ventilazioni e condizionamento, centri sportivi, impianti di irrigazione, sistemi antincendio, piscine… Nel ’95, in seguito alla dolorosa e prematura scomparsa del titolare Gianni Godi, la ditta attraversò un periodo difficile, complice anche la dura crisi economica che colpì il paese. Fu merito della figlia Simona, già attiva nella ditta, e della direzione di Andrea Fassi, se l’impresa riuscì a superare le tante sfide. Nel 1996, a conferma della nuova organizzazione interna, la ditta assunse la definitiva ragione sociale, diventando la Gianni Godi Sa. Oggi, in oltre 70 anni di attività ininterrotta, la ditta Godi ha dato lavoro a più di 250 dipendenti, parte dei quali ha intrapreso l’apprendistato in ditta e qui ha continuato a lavorare fino alla pensione. La sede della ditta, in via Vignola 11 a Lugano, occupa un’area di circa 1.000 metri quadrati tra uffici e magazzino e si conferma come una fucina di innovazione e tecnologia: dagli impianti sanitari al riscaldamento, dalla ventilazione al condizionamento, fino alle energie rinnovabili di ultima generazione, ci occupiamo di ogni aspetto della progettazione e installazione, con soluzioni chiavi in mano che includono assistenza, manutenzione e pronto intervento. Lasciati guidare dalla nostra esperienza: contattaci per maggiori informazioni! Dalla progettazione alla messa in opera: i nostri servizi per privati, aziende e enti pubblici La progettazione è alla base di ogni realizzazione. Il nostro ufficio tecnico, giovane e qualificato, dedica molta attenzione alla progettazione di impianti analizzando ogni situazione per trovare la soluzione tecnicamente e finanziariamente migliore. Alla progettazione fa seguito nel nostro caso l’esecuzione del lavoro in tempi rapidi e nel rispetto del budget. Il servizio “chiavi in mano” include la parte burocratica e tecnica, dalla valutazione dei requisiti necessari per ottenere le concessioni comunali e cantonali all’installazione di caldaie, termopompe e di altri apparecchi. Da ultimo, offriamo supporto diretto per quanto riguarda la manutenzione, la fornitura di ricambi e l’assistenza in caso di guasti, forti della costante collaborazione con aziende leader nel settore idrotermosanitario e della disponibilità di accessori di qualità per fare fronte a qualunque situazione, anche la più difficile, sia in contesti residenziali sia in ambito commerciale e industriale. IMPIANTI SANITARI, RISCALDAMENTO, ENERGIE RINNOVABILI, RIPARAZIONI I settori principali su cui si concentrano i nostri interventi a Lugano e Canton Ticino sono quattro: Impianti sanitari Impianti di riscaldamento Energie rinnovabili Servizio riparazioni Per ogni area vantiamo esperienza e know how superiori, testimoniati dagli oltre 70 anni di attività sul campo e dalle migliaia di realizzazioni portate a termine con successo per conto di privati, centri sportivi, strutture alberghiere, uffici, enti pubblici, fabbriche e altri ancora… Una semplice telefonata è tutto ciò che serve per fissare un appuntamento sul posto, definire le esigenze e procedere con un preventivo su misura. Mettici alla prova anche tu: chiama senza impegno o compila il modulo alla pagina contatti per maggiori informazioni!

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IdraulicoImpianti di RiscaldamentoImpianti sanitari
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OLTRE 70 ANNI DI PROGETTI, INNOVAZIONE, CRESCITA E IMPEGNO NEL SETTORE IDROTERMOSANITARIO La nostra storia A fondare la nostra ditta fu l’allora titolare Dante Godi, nato in località Vezia. Il suo bagaglio di esperienze, accumulato durante il tirocinio con i fratelli Inaudi, portò all’apertura, nel 1941, della Godi & Gili, società che in breve tempo si affermò tra i protagonisti del mercato dell’idraulica e della termosanitaria a Lugano. Successivi cambiamenti videro associarsi prima il fratello Aldo (dal 1946 al 1960) e poi il figlio Gianni Godi (dal 1967 al 1974). Proprio nel ’74, dopo il decesso del padre Dante, la società passò sotto il controllo di Gianni Godi, dirigente dinamico, con una visione del business moderna e lungimirante. L’evoluzione della ditta subì una brusca accelerata. Moltissimi furono i progetti di una certa importanza realizzati nel territorio di Lugano, sia nel settore pubblico sia in quello privato. Abitazioni, stabili commerciali, ospedali, case per anziani, scuole, case comunali, asili, centri congressi, acquedotti, ventilazioni e condizionamento, centri sportivi, impianti di irrigazione, sistemi antincendio, piscine… Nel ’95, in seguito alla dolorosa e prematura scomparsa del titolare Gianni Godi, la ditta attraversò un periodo difficile, complice anche la dura crisi economica che colpì il paese. Fu merito della figlia Simona, già attiva nella ditta, e della direzione di Andrea Fassi, se l’impresa riuscì a superare le tante sfide. Nel 1996, a conferma della nuova organizzazione interna, la ditta assunse la definitiva ragione sociale, diventando la Gianni Godi Sa. Oggi, in oltre 70 anni di attività ininterrotta, la ditta Godi ha dato lavoro a più di 250 dipendenti, parte dei quali ha intrapreso l’apprendistato in ditta e qui ha continuato a lavorare fino alla pensione. La sede della ditta, in via Vignola 11 a Lugano, occupa un’area di circa 1.000 metri quadrati tra uffici e magazzino e si conferma come una fucina di innovazione e tecnologia: dagli impianti sanitari al riscaldamento, dalla ventilazione al condizionamento, fino alle energie rinnovabili di ultima generazione, ci occupiamo di ogni aspetto della progettazione e installazione, con soluzioni chiavi in mano che includono assistenza, manutenzione e pronto intervento. Lasciati guidare dalla nostra esperienza: contattaci per maggiori informazioni! Dalla progettazione alla messa in opera: i nostri servizi per privati, aziende e enti pubblici La progettazione è alla base di ogni realizzazione. Il nostro ufficio tecnico, giovane e qualificato, dedica molta attenzione alla progettazione di impianti analizzando ogni situazione per trovare la soluzione tecnicamente e finanziariamente migliore. Alla progettazione fa seguito nel nostro caso l’esecuzione del lavoro in tempi rapidi e nel rispetto del budget. Il servizio “chiavi in mano” include la parte burocratica e tecnica, dalla valutazione dei requisiti necessari per ottenere le concessioni comunali e cantonali all’installazione di caldaie, termopompe e di altri apparecchi. Da ultimo, offriamo supporto diretto per quanto riguarda la manutenzione, la fornitura di ricambi e l’assistenza in caso di guasti, forti della costante collaborazione con aziende leader nel settore idrotermosanitario e della disponibilità di accessori di qualità per fare fronte a qualunque situazione, anche la più difficile, sia in contesti residenziali sia in ambito commerciale e industriale. IMPIANTI SANITARI, RISCALDAMENTO, ENERGIE RINNOVABILI, RIPARAZIONI I settori principali su cui si concentrano i nostri interventi a Lugano e Canton Ticino sono quattro: Impianti sanitari Impianti di riscaldamento Energie rinnovabili Servizio riparazioni Per ogni area vantiamo esperienza e know how superiori, testimoniati dagli oltre 70 anni di attività sul campo e dalle migliaia di realizzazioni portate a termine con successo per conto di privati, centri sportivi, strutture alberghiere, uffici, enti pubblici, fabbriche e altri ancora… Una semplice telefonata è tutto ciò che serve per fissare un appuntamento sul posto, definire le esigenze e procedere con un preventivo su misura. Mettici alla prova anche tu: chiama senza impegno o compila il modulo alla pagina contatti per maggiori informazioni!

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Koller Cornel

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Koller Cornel

Via Giovanni Nizzola 2, 6900 Lugano
IL METODO CHE TI RIDÀ LA FORMA - ROLFING- INTEGRAZIONE STRUTTURALE

Cornel Koller, certified advanced Rolfer, massaggiatore medico La costante e crescente passione per il funzionamento del corpo umano guida da 33 anni il mio percorso personale e professionale. Praticando diversi sport, come il trailrunning, lo sci, l’alpinismo, il triathlon, il ciclismo, l’allenamento con Sypoba® (stabilità, forza, equilibrio, coordinazione, condizione), ecc…, la mia curiosità del corpo umano e del suo funzionamento è cresciuta sempre di più.​ ​ Il metodo Rolfing® abbinato alle mie ulteriori conoscenze e formazioni (vedi curriculum vitae) in ambito terapeutico sono alla base del mio lavoro. Le varie discipline vengono integrate al meglio per trovare le soluzioni più efficaci per il vostro benessere psicofisico. Mi piace costruire una relazione basata sulla “partecipazione responsabile” con i miei clienti, perché ritengo che il percorso di riequilibrio corporeo passi sempre dalla considerazione della persona nella sua totalità tramite il dialogo ed il confronto costante, fondamentali per il raggiungimento dei propri obiettivi. I 3 pilastri principali di lavoro/insegnamento: 1. lavoro posturale “rolfing” tramite una manipolazione manuale del tessuto connettivo atto ad equilibrare tensioni muscolari, sciogliere “nodi” nel tessuto connettivo, nelle viscere, nei nervi, nella circolazione sanguigna e linfatica 2. insegnare a trovare un modo di muoversi in maniera più funzionale, armonico e meno faticoso da applicare nei gesti che si compiono quotidianamente come camminare, alzarsi, sedersi, alzare pesi, mantenersi “dritti” senza sforzo, eseguire lavori domestici, fare sport,… 3. discutere, elaborare, consigliare temi come la salute, l’alimentazione sana e dei modi per raggiungere un buon equilibrio psicofisico. ROLFING®- INTEGRAZIONE STRUTTURALE IL METODO CHE TI RIDÀ LA FORMA II rolfing® ha tre obiettivi principali: - migliorare l'equilibrio strutturale del corpo (postura) - aumentare l'ampiezza del movimento - raggiungere una postura ,,facile" Il rolfing® è un metodo terapeutico di ripristino dell’equilibrio delle strutture corporee (p.es. in presenza di difetti di portamento o tensioni) per mezzo di una forma particolare di massaggio. Il trattamento non riguarda tuttavia principalmente i muscoli, bensì i loro involucri, chiamati tessuti o fasce connettivali. Sono infatti le fasce connettivali ad avvolgere tutti i muscoli e gli organi, conferendo loro forma e stabilità.Se questo importante sostegno si «deforma» o «incolla» come conseguenza dello stress subìto nella vita quotidiana o in seguito a un incidente, ne derivano problemi di carattere strutturale nel corpo. A subirne l’influsso negativo non sarà quindi solo il portamento, ma l’intera statica corporea.Il rolfing® studia le dinamiche interne importanti per la corporatura (struttura) e per il movimento (funzione) dell’uomo.A chi si rivolge il rolfing® ? Mal di schiena e dolori cervicali, dolori alla colonna vertebrale, mal di testa, tensioni, problemi di portamento, limitazioni nei movimenti – ad esempio in seguito a incidenti o altro, possono essere positivamente trattati con il metodo rolfing®.Le sedute di rolfing® effettuate a titolo preventivo aiutano invece a migliorare la percezione del proprio corpo e il proprio benessere emozionale. Il metodo rolfing® è adatto per qualsiasi persona di qualsiasi fascia d’età, e si rivolge generalmente alle persone che si sentono inadeguate o registrano tensioni croniche, che sono esposte a grande stress in ambito professionale o che desiderano migliorare i propri movimenti e la percezione del proprio corpo (p.es. praticando sport, yoga, ballo, teatro, ecc.).Il tratto caratteristico del metodo Rolfing® è la capacità di mettere in relazione queste forze interne con una forza esterna, la forza di gravità.Come agisce il rolfing® ? È a questo punto che interviene il metodo rolfing®, per ripristinare un equilibrio della rete di fasce connettivali e per migliorarne nuovamente l’elasticità e flessibilità. Il Rolfing® è un metodo che sul lungo termine riesce a dare forma al corpo. Infatti, le fasce modellate manualmente sono adattabili, si estendono e aumentano la propria elasticità, flessibilità e strutturazione.Il metodo rolfing® è inoltre in grado di ottimizzare l’interazione tra le singole parti del corpo. Molti movimenti ne risultano pertanto più agevoli. La terapia rolfing® mette in moto all’interno del corpo un processo di strutturazione che prosegue anche dopo il trattamento. Ma non solo. Ottimizzando la struttura corporea si può conseguire un miglioramento complessivo della percezione di sé e del proprio benessere interiore che si traduce spesso in una forza espressiva più autentica.Come sono organizzate le sedute di rolfing® ? Il ciclo base di sedute del trattamento rolfing® comprende dieci sedute di durata pari a 60–80 minuti. Le applicazioni vengono eseguite sui clienti distesi, seduti, in piedi o in movimento. Il metodo rolfing® richiede una collaborazione attiva da parte del cliente e del rolfer. La disponibilità a indagare il proprio corpo e i relativi movimenti e di esplorare attivamente nuove possibilità di lavoro sul proprio corpo rappresentano i presupposti fondamentali per il successo della terapia. Ogni seduta si basa sistematicamente su quella precedente e, oltre alla nuova strutturazione della corporatura, persegue al contempo l’obiettivo di radicare e attuare concretamente nella vita quotidiana movimenti più efficaci. Si imparano ex novo movimenti della vita quotidiana come quello di sedersi, alzarsi, camminare, stare in piedi, sollevare oggetti ecc. o specifici del proprio campo d’attività: scrivere, suonare uno strumento, danzare, cantare, ecc. Le sedute possono aver luogo a distanza di una o più settimane, e in caso di necessità possono anche essere interrotte. Per approfondire quanto appreso, o su particolare richiesta personale, il ciclo di dieci sedute di base può essere prolungato e integrato. È inoltre possibile seguire in qualsiasi momento sedute di «manutenzione». Fu Ida P. Rolf (1896–1979) a sviluppare e insegnare il rolfing® quale metodo terapeutico. La D.ssa Rolf fu una delle prime donne degli Stati Uniti a conseguire, nel 1920, un titolo di dottorato in biochimica e fisiologia alla Columbia University di New York. Nel corso del lungo lavoro svolto alla ricerca di soluzioni per le malattie croniche, la D.ssa Rolf ebbe vari tipi di approccio, tutti incentrati sugli effetti della struttura del corpo e della propria funzione, tra cui lo yoga e l’osteopatia. Sviluppò il metodo dell’«Integrazione strutturale», basato sulla constatazione che la strutturazione del corpo umano e i suoi movimenti soggiacciono alle leggi della forza di gravità. Fritz Perls, il fondatore della «Gestalt Therapy», la invitò a insegnare il proprio metodo all’istituto Esalen in California, consentendole in tal modo di far conoscere meglio il proprio lavoro a un pubblico più ampio. All’inizio degli anni ‘70, Ida Rolf fondò un suo istituto in Colorado, dove insegnò attivamente sino alla sua morte, sopraggiunta nel 1979. La definizione del metodo terapeutico trae origine dal suo nome, ed è nota appunto come metodo rolfing®. Sciogliere dolcemente le cicatrici con ScarWork sviluppato di Sharon Wheeler ScarWork è una tecnica manuale – dolce e gentile – che reintegra le cicatrici nei tessuti fasciali che le circondano. Le cicatrici diventano più mobili, gli strati dei tessuti corporei sono ripristinati, le aderenze, i cordoni e gli avvallamenti sono eliminati o ridotti. Dopo ScarWork la cicatrice non interferisce più così profondamente con la nostra mobilità e ci si riappropria di un pezzo di sé, i movimenti o la respirazione possono trarne beneficio, uno schema posturale compensativo può sparire. La sensibilità tende a tornare normale. Ogni cicatrice, piccola o grande, profonda o superficiale, chirurgica o accidentale, recente o antica trattata con ScarWork può restituirci la parte di noi e del nostro benessere che sta trattenendo. ScarWork combina una serie di movimenti apparentemente casuali con un tocco privo di sforzo. L’approccio è gentile e gli effetti non tardano a manifestarsi. Le sessioni durano indicativamente 60 minuti e il numero di sessioni consigliate dipenderà dall’estensione e condizione della/e cicatrice/i. Il lavoro di Integrazione Strutturale può essere un complemento soprattutto in quei casi in cui la cicatrice ha interferito con la postura. CURRICULUM VITAE CORNEL KOLLER 2013-2020 - advanced concepts in lumbopelvic motor control: treatment of motor control dysfunction: Prof. Paul Hodges - diversi corsi con Sharon Wheeler: trattamento speciale per cicatrici e ossa + integrazione nella rete fasciale del corpo - osteopatia dell’apparato digestivo (interazione tra disbiosi e sistema immunitario) Dr. Bruno Donatini - Sypoba® Basic-Trainer - post advanced rolfing, Dr Peter Schwind - trattamento traumi meccanici cranio e torace , Jean-Pierre Barral D.O. - relazioni neurali e viscerali tra i nervi toracici e gli organi addominali , Olivier Bazin D.O.2005 - 2012 div. aggiornamenti- concetto di Hubert Godard di movimento, relazione tra struttura e funzione e relative correzioni di disfunzioni anatomiche e posturali- manipolazione dei nervi periferici, dei nervi craniali e delle arterie (Jean-Pierre Barral D.O.div. corsi)- formazione di base del movimento (secondo Laban/Bartenieff)- manipolazione delle articolazioni (Jean-Pierre Barral D.O. div. corsi)- div. corsi di diagnosi e di concetto di lavoro ( Alain Croibier D.O. e Rolfing®) 1998 - 2004 Studio in proprio formazione ulteriore:- formazione advanced Rolfer- manipolazione viscerale (Didier Prat D.O.) /manipolazione urogenitale (Didier Prat)- lavoro con bebè e bambini (Rolfing®)- diversi corsi di manipolazione del tessuto connettivo (Rolfing®) - corso di movimento efficace secondo Dr. Hans Flury 1997apertura studio in proprio ed impiego parziale presso Centro della Salute Esplanade, Minusio1996 - 1997formazione Rolfing® (European Rolfing® Assoc., München, Germany)1992 - 1995Clinica Vitasana, Breganzona (clinica biologica con medicina integrale): massaggio classico, linfodrenaggio, riflessologia del piede, massaggio del tessuto connettivo, trattamento “triggerpoint”, lavoro con respirazione, movimento e rilassamento con persone singole o con gruppiformazione ulteriore:- trattamento “triggerpoint”- massaggio manipolativo (secondo Dr. Terrier)- introduzione all’integrazione strutturale Rolfing®- linfodrenaggio manuale ed edematerapia secondo Földi1990 - 1992Clinica psichiatrica cantonale, Herisau (AR):massaggiatore medico e cinesiterapista (con persone singole o con gruppi)Formazione ulteriore:- tecniche di esame manuale delle articolazioni1989 - 1990Casa di cura Oberwaid, San Gallo:stage come massaggiatore medicoFormazione ulteriore:- riflessologia del piede secondo Marquardt1988-1989scuola a tempo pieno per massaggiatore medico, San Gallofra l’altro:massaggio classico, massaggio del tessuto connettivo, idroterapia, elettroterapia1986 - 1987viaggio in bicicletta nel mondo (18 mesi)1984viaggio in bicicletta nel mondo (9 mesi)1982 - 1988Banca di Credito di San Gallo: apprendista ed impiegato

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Integrazione strutturale RolfingMassaggio medicoTerapia craniosacrale
Via Giovanni Nizzola 2, 6900 Lugano
Integrazione strutturale RolfingMassaggio medicoTerapia craniosacrale
IL METODO CHE TI RIDÀ LA FORMA - ROLFING- INTEGRAZIONE STRUTTURALE

Cornel Koller, certified advanced Rolfer, massaggiatore medico La costante e crescente passione per il funzionamento del corpo umano guida da 33 anni il mio percorso personale e professionale. Praticando diversi sport, come il trailrunning, lo sci, l’alpinismo, il triathlon, il ciclismo, l’allenamento con Sypoba® (stabilità, forza, equilibrio, coordinazione, condizione), ecc…, la mia curiosità del corpo umano e del suo funzionamento è cresciuta sempre di più.​ ​ Il metodo Rolfing® abbinato alle mie ulteriori conoscenze e formazioni (vedi curriculum vitae) in ambito terapeutico sono alla base del mio lavoro. Le varie discipline vengono integrate al meglio per trovare le soluzioni più efficaci per il vostro benessere psicofisico. Mi piace costruire una relazione basata sulla “partecipazione responsabile” con i miei clienti, perché ritengo che il percorso di riequilibrio corporeo passi sempre dalla considerazione della persona nella sua totalità tramite il dialogo ed il confronto costante, fondamentali per il raggiungimento dei propri obiettivi. I 3 pilastri principali di lavoro/insegnamento: 1. lavoro posturale “rolfing” tramite una manipolazione manuale del tessuto connettivo atto ad equilibrare tensioni muscolari, sciogliere “nodi” nel tessuto connettivo, nelle viscere, nei nervi, nella circolazione sanguigna e linfatica 2. insegnare a trovare un modo di muoversi in maniera più funzionale, armonico e meno faticoso da applicare nei gesti che si compiono quotidianamente come camminare, alzarsi, sedersi, alzare pesi, mantenersi “dritti” senza sforzo, eseguire lavori domestici, fare sport,… 3. discutere, elaborare, consigliare temi come la salute, l’alimentazione sana e dei modi per raggiungere un buon equilibrio psicofisico. ROLFING®- INTEGRAZIONE STRUTTURALE IL METODO CHE TI RIDÀ LA FORMA II rolfing® ha tre obiettivi principali: - migliorare l'equilibrio strutturale del corpo (postura) - aumentare l'ampiezza del movimento - raggiungere una postura ,,facile" Il rolfing® è un metodo terapeutico di ripristino dell’equilibrio delle strutture corporee (p.es. in presenza di difetti di portamento o tensioni) per mezzo di una forma particolare di massaggio. Il trattamento non riguarda tuttavia principalmente i muscoli, bensì i loro involucri, chiamati tessuti o fasce connettivali. Sono infatti le fasce connettivali ad avvolgere tutti i muscoli e gli organi, conferendo loro forma e stabilità.Se questo importante sostegno si «deforma» o «incolla» come conseguenza dello stress subìto nella vita quotidiana o in seguito a un incidente, ne derivano problemi di carattere strutturale nel corpo. A subirne l’influsso negativo non sarà quindi solo il portamento, ma l’intera statica corporea.Il rolfing® studia le dinamiche interne importanti per la corporatura (struttura) e per il movimento (funzione) dell’uomo.A chi si rivolge il rolfing® ? Mal di schiena e dolori cervicali, dolori alla colonna vertebrale, mal di testa, tensioni, problemi di portamento, limitazioni nei movimenti – ad esempio in seguito a incidenti o altro, possono essere positivamente trattati con il metodo rolfing®.Le sedute di rolfing® effettuate a titolo preventivo aiutano invece a migliorare la percezione del proprio corpo e il proprio benessere emozionale. Il metodo rolfing® è adatto per qualsiasi persona di qualsiasi fascia d’età, e si rivolge generalmente alle persone che si sentono inadeguate o registrano tensioni croniche, che sono esposte a grande stress in ambito professionale o che desiderano migliorare i propri movimenti e la percezione del proprio corpo (p.es. praticando sport, yoga, ballo, teatro, ecc.).Il tratto caratteristico del metodo Rolfing® è la capacità di mettere in relazione queste forze interne con una forza esterna, la forza di gravità.Come agisce il rolfing® ? È a questo punto che interviene il metodo rolfing®, per ripristinare un equilibrio della rete di fasce connettivali e per migliorarne nuovamente l’elasticità e flessibilità. Il Rolfing® è un metodo che sul lungo termine riesce a dare forma al corpo. Infatti, le fasce modellate manualmente sono adattabili, si estendono e aumentano la propria elasticità, flessibilità e strutturazione.Il metodo rolfing® è inoltre in grado di ottimizzare l’interazione tra le singole parti del corpo. Molti movimenti ne risultano pertanto più agevoli. La terapia rolfing® mette in moto all’interno del corpo un processo di strutturazione che prosegue anche dopo il trattamento. Ma non solo. Ottimizzando la struttura corporea si può conseguire un miglioramento complessivo della percezione di sé e del proprio benessere interiore che si traduce spesso in una forza espressiva più autentica.Come sono organizzate le sedute di rolfing® ? Il ciclo base di sedute del trattamento rolfing® comprende dieci sedute di durata pari a 60–80 minuti. Le applicazioni vengono eseguite sui clienti distesi, seduti, in piedi o in movimento. Il metodo rolfing® richiede una collaborazione attiva da parte del cliente e del rolfer. La disponibilità a indagare il proprio corpo e i relativi movimenti e di esplorare attivamente nuove possibilità di lavoro sul proprio corpo rappresentano i presupposti fondamentali per il successo della terapia. Ogni seduta si basa sistematicamente su quella precedente e, oltre alla nuova strutturazione della corporatura, persegue al contempo l’obiettivo di radicare e attuare concretamente nella vita quotidiana movimenti più efficaci. Si imparano ex novo movimenti della vita quotidiana come quello di sedersi, alzarsi, camminare, stare in piedi, sollevare oggetti ecc. o specifici del proprio campo d’attività: scrivere, suonare uno strumento, danzare, cantare, ecc. Le sedute possono aver luogo a distanza di una o più settimane, e in caso di necessità possono anche essere interrotte. Per approfondire quanto appreso, o su particolare richiesta personale, il ciclo di dieci sedute di base può essere prolungato e integrato. È inoltre possibile seguire in qualsiasi momento sedute di «manutenzione». Fu Ida P. Rolf (1896–1979) a sviluppare e insegnare il rolfing® quale metodo terapeutico. La D.ssa Rolf fu una delle prime donne degli Stati Uniti a conseguire, nel 1920, un titolo di dottorato in biochimica e fisiologia alla Columbia University di New York. Nel corso del lungo lavoro svolto alla ricerca di soluzioni per le malattie croniche, la D.ssa Rolf ebbe vari tipi di approccio, tutti incentrati sugli effetti della struttura del corpo e della propria funzione, tra cui lo yoga e l’osteopatia. Sviluppò il metodo dell’«Integrazione strutturale», basato sulla constatazione che la strutturazione del corpo umano e i suoi movimenti soggiacciono alle leggi della forza di gravità. Fritz Perls, il fondatore della «Gestalt Therapy», la invitò a insegnare il proprio metodo all’istituto Esalen in California, consentendole in tal modo di far conoscere meglio il proprio lavoro a un pubblico più ampio. All’inizio degli anni ‘70, Ida Rolf fondò un suo istituto in Colorado, dove insegnò attivamente sino alla sua morte, sopraggiunta nel 1979. La definizione del metodo terapeutico trae origine dal suo nome, ed è nota appunto come metodo rolfing®. Sciogliere dolcemente le cicatrici con ScarWork sviluppato di Sharon Wheeler ScarWork è una tecnica manuale – dolce e gentile – che reintegra le cicatrici nei tessuti fasciali che le circondano. Le cicatrici diventano più mobili, gli strati dei tessuti corporei sono ripristinati, le aderenze, i cordoni e gli avvallamenti sono eliminati o ridotti. Dopo ScarWork la cicatrice non interferisce più così profondamente con la nostra mobilità e ci si riappropria di un pezzo di sé, i movimenti o la respirazione possono trarne beneficio, uno schema posturale compensativo può sparire. La sensibilità tende a tornare normale. Ogni cicatrice, piccola o grande, profonda o superficiale, chirurgica o accidentale, recente o antica trattata con ScarWork può restituirci la parte di noi e del nostro benessere che sta trattenendo. ScarWork combina una serie di movimenti apparentemente casuali con un tocco privo di sforzo. L’approccio è gentile e gli effetti non tardano a manifestarsi. Le sessioni durano indicativamente 60 minuti e il numero di sessioni consigliate dipenderà dall’estensione e condizione della/e cicatrice/i. Il lavoro di Integrazione Strutturale può essere un complemento soprattutto in quei casi in cui la cicatrice ha interferito con la postura. CURRICULUM VITAE CORNEL KOLLER 2013-2020 - advanced concepts in lumbopelvic motor control: treatment of motor control dysfunction: Prof. Paul Hodges - diversi corsi con Sharon Wheeler: trattamento speciale per cicatrici e ossa + integrazione nella rete fasciale del corpo - osteopatia dell’apparato digestivo (interazione tra disbiosi e sistema immunitario) Dr. Bruno Donatini - Sypoba® Basic-Trainer - post advanced rolfing, Dr Peter Schwind - trattamento traumi meccanici cranio e torace , Jean-Pierre Barral D.O. - relazioni neurali e viscerali tra i nervi toracici e gli organi addominali , Olivier Bazin D.O.2005 - 2012 div. aggiornamenti- concetto di Hubert Godard di movimento, relazione tra struttura e funzione e relative correzioni di disfunzioni anatomiche e posturali- manipolazione dei nervi periferici, dei nervi craniali e delle arterie (Jean-Pierre Barral D.O.div. corsi)- formazione di base del movimento (secondo Laban/Bartenieff)- manipolazione delle articolazioni (Jean-Pierre Barral D.O. div. corsi)- div. corsi di diagnosi e di concetto di lavoro ( Alain Croibier D.O. e Rolfing®) 1998 - 2004 Studio in proprio formazione ulteriore:- formazione advanced Rolfer- manipolazione viscerale (Didier Prat D.O.) /manipolazione urogenitale (Didier Prat)- lavoro con bebè e bambini (Rolfing®)- diversi corsi di manipolazione del tessuto connettivo (Rolfing®) - corso di movimento efficace secondo Dr. Hans Flury 1997apertura studio in proprio ed impiego parziale presso Centro della Salute Esplanade, Minusio1996 - 1997formazione Rolfing® (European Rolfing® Assoc., München, Germany)1992 - 1995Clinica Vitasana, Breganzona (clinica biologica con medicina integrale): massaggio classico, linfodrenaggio, riflessologia del piede, massaggio del tessuto connettivo, trattamento “triggerpoint”, lavoro con respirazione, movimento e rilassamento con persone singole o con gruppiformazione ulteriore:- trattamento “triggerpoint”- massaggio manipolativo (secondo Dr. Terrier)- introduzione all’integrazione strutturale Rolfing®- linfodrenaggio manuale ed edematerapia secondo Földi1990 - 1992Clinica psichiatrica cantonale, Herisau (AR):massaggiatore medico e cinesiterapista (con persone singole o con gruppi)Formazione ulteriore:- tecniche di esame manuale delle articolazioni1989 - 1990Casa di cura Oberwaid, San Gallo:stage come massaggiatore medicoFormazione ulteriore:- riflessologia del piede secondo Marquardt1988-1989scuola a tempo pieno per massaggiatore medico, San Gallofra l’altro:massaggio classico, massaggio del tessuto connettivo, idroterapia, elettroterapia1986 - 1987viaggio in bicicletta nel mondo (18 mesi)1984viaggio in bicicletta nel mondo (9 mesi)1982 - 1988Banca di Credito di San Gallo: apprendista ed impiegato

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S.E.T. Servizi ecologici Ticino

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 5 valutazioni

S.E.T. Servizi ecologici Ticino

Via Campagna d'Agra 22, 6927 Agra
Servizi Ecologici Ticino - CHI SIAMO

Una nuova azienda con attrezzature all’avanguardia ed un Know-how di oltre 10 anni nel settore, la SET Servizi Ecologici Ticino é sicuramente tra i nuovi leader del settore in Canton Ticino. Siamo specializzati nella manutenzione ordinaria e straordinaria in tutto ciò che riguarda il campo delle canalizzazioni sia civili che industriali, ci occupiamo di spurghi e della pulitura di tubazioni, pozzi neri e canalizzazioni di qualunque tipo. Risolviamo inoltre problemi di allagamenti. Una parte importante del nostro lavoro é basato sulle ispezioni e le diagnosi, il nostro servizio di video ispezione con Telecamere HD, Termo Camera di ultima generazione o geofono offre con la massima precisione una soluzione definitiva per tutti i problemi che si possono verificare all’interno delle tubazioni/condotte fognarie che sono impossibili da diagnosticare dall’esterno. Il servizio di videoispezione è un metodo sicuro ed efficace per individuare eventuali ostruzioni o rotture in uno o più punti dell’impianto. Attraverso il geofono è possibile identificare le perdite d'acqua attraverso il rilevamento sonoro. Con l’ausilio di attrezzature impermeabili ad alta definizione i nostri tecnici possono individuare con precisione il punto su cui intervenire, evitando interventi edili (rottura o demolizione di muri) che solitamente hanno costi ingenti. Mettiamo la nostra competenza al servizio di ogni cliente che riceverà sempre un trattamento completo e qualificato, prestato da tecnici competenti e con l’ausilio di mezzi ed attrezzature all’avanguardia in grado di risolvere ogni tipologia di problema. I NOSTRI SERVIZI Lavaggio e sanificazione di canalizzazioni e pozzi utilizzando alta pressione con tecnologia Hot ad alta temperatura per debellare la maggior parte dei batteri. Aspirazione, lavaggio e sanificazione di pozzi neri, separatori di grassi, fosse asettiche, pozzetti, disostrusione idrodinamica dei condotti fognari e dei sifoni e disincrostazione condotte verticali, orizzontali e disostrusione cucine e wc. La stasatura delle canalizzazioni é un lavaggio ad alta pressione realizzato con una speciale sonda in grado di spruzzare getti d’acqua nella conduttura rimuovendo occlusioni fognarie, rifiuti solidi ed ogni tipo di corpo estraneo che causi ingorghi o problemi nel passaggio dell’acqua, l’utilizzo di questo sistema come ordinaria manutenzione annuale previene il deterioramento dell’impianto di scarico. Servizi di abbonamento studiati su misura per le esigenze del cliente che sia privato o azienda. Le reti di canalizzazione necessitano di una pulizia regolare in modo da evitare spiacevoli problemi e costosi costi di riparazione. Eseguiamo videoispezioni computerizzate della struttura, delle condizioni generali, ricerchiamo occlusioni, incrostazioni rotture o deformazioni, mettiamo a disposizione una relazione dell’eventuale problema riscontrato ed il video filmato dell’intervento, Ricerche guasti o perdite tramite Termocamera, l’immagine termografica viene analizzata ed interpretata dai nostri tecnici consentendo di individuare ed evidenziare anomalie nella distribuzione del calore permettendo di intraprendere immediatamente delle precise contromisure correttive, tramite Termocamera é possibile individuare agevolmente guasti sia in ambienti civili che industriali. Disponiamo di un servizio di Pronto intervento allagamenti o perdite d’acqua, che ci permette di intervenire con la massima tempestività per affrontare tutti i problemi che possono colpire sia le abitazioni civili che le aziende, le scuole, gli enti pubblici e le comunità. Le nostre attrezzature ci permettono di intervenire in tempi brevi in qualunque situazione. Offerte gratuite e personalizzate con sopralluogo e analisi dettagliata del problema.

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Pulizia pozzi neri e canalizzazioniCanalizzazioni tubazioni, manutenzionePulizia tubazioniRisanamento canalizzazioniRiparazioni di perdite
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Una nuova azienda con attrezzature all’avanguardia ed un Know-how di oltre 10 anni nel settore, la SET Servizi Ecologici Ticino é sicuramente tra i nuovi leader del settore in Canton Ticino. Siamo specializzati nella manutenzione ordinaria e straordinaria in tutto ciò che riguarda il campo delle canalizzazioni sia civili che industriali, ci occupiamo di spurghi e della pulitura di tubazioni, pozzi neri e canalizzazioni di qualunque tipo. Risolviamo inoltre problemi di allagamenti. Una parte importante del nostro lavoro é basato sulle ispezioni e le diagnosi, il nostro servizio di video ispezione con Telecamere HD, Termo Camera di ultima generazione o geofono offre con la massima precisione una soluzione definitiva per tutti i problemi che si possono verificare all’interno delle tubazioni/condotte fognarie che sono impossibili da diagnosticare dall’esterno. Il servizio di videoispezione è un metodo sicuro ed efficace per individuare eventuali ostruzioni o rotture in uno o più punti dell’impianto. Attraverso il geofono è possibile identificare le perdite d'acqua attraverso il rilevamento sonoro. Con l’ausilio di attrezzature impermeabili ad alta definizione i nostri tecnici possono individuare con precisione il punto su cui intervenire, evitando interventi edili (rottura o demolizione di muri) che solitamente hanno costi ingenti. Mettiamo la nostra competenza al servizio di ogni cliente che riceverà sempre un trattamento completo e qualificato, prestato da tecnici competenti e con l’ausilio di mezzi ed attrezzature all’avanguardia in grado di risolvere ogni tipologia di problema. I NOSTRI SERVIZI Lavaggio e sanificazione di canalizzazioni e pozzi utilizzando alta pressione con tecnologia Hot ad alta temperatura per debellare la maggior parte dei batteri. Aspirazione, lavaggio e sanificazione di pozzi neri, separatori di grassi, fosse asettiche, pozzetti, disostrusione idrodinamica dei condotti fognari e dei sifoni e disincrostazione condotte verticali, orizzontali e disostrusione cucine e wc. La stasatura delle canalizzazioni é un lavaggio ad alta pressione realizzato con una speciale sonda in grado di spruzzare getti d’acqua nella conduttura rimuovendo occlusioni fognarie, rifiuti solidi ed ogni tipo di corpo estraneo che causi ingorghi o problemi nel passaggio dell’acqua, l’utilizzo di questo sistema come ordinaria manutenzione annuale previene il deterioramento dell’impianto di scarico. Servizi di abbonamento studiati su misura per le esigenze del cliente che sia privato o azienda. Le reti di canalizzazione necessitano di una pulizia regolare in modo da evitare spiacevoli problemi e costosi costi di riparazione. Eseguiamo videoispezioni computerizzate della struttura, delle condizioni generali, ricerchiamo occlusioni, incrostazioni rotture o deformazioni, mettiamo a disposizione una relazione dell’eventuale problema riscontrato ed il video filmato dell’intervento, Ricerche guasti o perdite tramite Termocamera, l’immagine termografica viene analizzata ed interpretata dai nostri tecnici consentendo di individuare ed evidenziare anomalie nella distribuzione del calore permettendo di intraprendere immediatamente delle precise contromisure correttive, tramite Termocamera é possibile individuare agevolmente guasti sia in ambienti civili che industriali. Disponiamo di un servizio di Pronto intervento allagamenti o perdite d’acqua, che ci permette di intervenire con la massima tempestività per affrontare tutti i problemi che possono colpire sia le abitazioni civili che le aziende, le scuole, gli enti pubblici e le comunità. Le nostre attrezzature ci permettono di intervenire in tempi brevi in qualunque situazione. Offerte gratuite e personalizzate con sopralluogo e analisi dettagliata del problema.

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scuola-pubblica a Vezia

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Municipio di Lamone

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Municipio di Lamone

Via al Casello 3, 6814 Lamone
IL COMUNE

Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII.Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

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IL COMUNE

Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII.Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

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Gianni Godi SA

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TUTTO SU DI NOI

OLTRE 70 ANNI DI PROGETTI, INNOVAZIONE, CRESCITA E IMPEGNO NEL SETTORE IDROTERMOSANITARIO La nostra storia A fondare la nostra ditta fu l’allora titolare Dante Godi, nato in località Vezia. Il suo bagaglio di esperienze, accumulato durante il tirocinio con i fratelli Inaudi, portò all’apertura, nel 1941, della Godi & Gili, società che in breve tempo si affermò tra i protagonisti del mercato dell’idraulica e della termosanitaria a Lugano. Successivi cambiamenti videro associarsi prima il fratello Aldo (dal 1946 al 1960) e poi il figlio Gianni Godi (dal 1967 al 1974). Proprio nel ’74, dopo il decesso del padre Dante, la società passò sotto il controllo di Gianni Godi, dirigente dinamico, con una visione del business moderna e lungimirante. L’evoluzione della ditta subì una brusca accelerata. Moltissimi furono i progetti di una certa importanza realizzati nel territorio di Lugano, sia nel settore pubblico sia in quello privato. Abitazioni, stabili commerciali, ospedali, case per anziani, scuole, case comunali, asili, centri congressi, acquedotti, ventilazioni e condizionamento, centri sportivi, impianti di irrigazione, sistemi antincendio, piscine… Nel ’95, in seguito alla dolorosa e prematura scomparsa del titolare Gianni Godi, la ditta attraversò un periodo difficile, complice anche la dura crisi economica che colpì il paese. Fu merito della figlia Simona, già attiva nella ditta, e della direzione di Andrea Fassi, se l’impresa riuscì a superare le tante sfide. Nel 1996, a conferma della nuova organizzazione interna, la ditta assunse la definitiva ragione sociale, diventando la Gianni Godi Sa. Oggi, in oltre 70 anni di attività ininterrotta, la ditta Godi ha dato lavoro a più di 250 dipendenti, parte dei quali ha intrapreso l’apprendistato in ditta e qui ha continuato a lavorare fino alla pensione. La sede della ditta, in via Vignola 11 a Lugano, occupa un’area di circa 1.000 metri quadrati tra uffici e magazzino e si conferma come una fucina di innovazione e tecnologia: dagli impianti sanitari al riscaldamento, dalla ventilazione al condizionamento, fino alle energie rinnovabili di ultima generazione, ci occupiamo di ogni aspetto della progettazione e installazione, con soluzioni chiavi in mano che includono assistenza, manutenzione e pronto intervento. Lasciati guidare dalla nostra esperienza: contattaci per maggiori informazioni! Dalla progettazione alla messa in opera: i nostri servizi per privati, aziende e enti pubblici La progettazione è alla base di ogni realizzazione. Il nostro ufficio tecnico, giovane e qualificato, dedica molta attenzione alla progettazione di impianti analizzando ogni situazione per trovare la soluzione tecnicamente e finanziariamente migliore. Alla progettazione fa seguito nel nostro caso l’esecuzione del lavoro in tempi rapidi e nel rispetto del budget. Il servizio “chiavi in mano” include la parte burocratica e tecnica, dalla valutazione dei requisiti necessari per ottenere le concessioni comunali e cantonali all’installazione di caldaie, termopompe e di altri apparecchi. Da ultimo, offriamo supporto diretto per quanto riguarda la manutenzione, la fornitura di ricambi e l’assistenza in caso di guasti, forti della costante collaborazione con aziende leader nel settore idrotermosanitario e della disponibilità di accessori di qualità per fare fronte a qualunque situazione, anche la più difficile, sia in contesti residenziali sia in ambito commerciale e industriale. IMPIANTI SANITARI, RISCALDAMENTO, ENERGIE RINNOVABILI, RIPARAZIONI I settori principali su cui si concentrano i nostri interventi a Lugano e Canton Ticino sono quattro: Impianti sanitari Impianti di riscaldamento Energie rinnovabili Servizio riparazioni Per ogni area vantiamo esperienza e know how superiori, testimoniati dagli oltre 70 anni di attività sul campo e dalle migliaia di realizzazioni portate a termine con successo per conto di privati, centri sportivi, strutture alberghiere, uffici, enti pubblici, fabbriche e altri ancora… Una semplice telefonata è tutto ciò che serve per fissare un appuntamento sul posto, definire le esigenze e procedere con un preventivo su misura. Mettici alla prova anche tu: chiama senza impegno o compila il modulo alla pagina contatti per maggiori informazioni!

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OLTRE 70 ANNI DI PROGETTI, INNOVAZIONE, CRESCITA E IMPEGNO NEL SETTORE IDROTERMOSANITARIO La nostra storia A fondare la nostra ditta fu l’allora titolare Dante Godi, nato in località Vezia. Il suo bagaglio di esperienze, accumulato durante il tirocinio con i fratelli Inaudi, portò all’apertura, nel 1941, della Godi & Gili, società che in breve tempo si affermò tra i protagonisti del mercato dell’idraulica e della termosanitaria a Lugano. Successivi cambiamenti videro associarsi prima il fratello Aldo (dal 1946 al 1960) e poi il figlio Gianni Godi (dal 1967 al 1974). Proprio nel ’74, dopo il decesso del padre Dante, la società passò sotto il controllo di Gianni Godi, dirigente dinamico, con una visione del business moderna e lungimirante. L’evoluzione della ditta subì una brusca accelerata. Moltissimi furono i progetti di una certa importanza realizzati nel territorio di Lugano, sia nel settore pubblico sia in quello privato. Abitazioni, stabili commerciali, ospedali, case per anziani, scuole, case comunali, asili, centri congressi, acquedotti, ventilazioni e condizionamento, centri sportivi, impianti di irrigazione, sistemi antincendio, piscine… Nel ’95, in seguito alla dolorosa e prematura scomparsa del titolare Gianni Godi, la ditta attraversò un periodo difficile, complice anche la dura crisi economica che colpì il paese. Fu merito della figlia Simona, già attiva nella ditta, e della direzione di Andrea Fassi, se l’impresa riuscì a superare le tante sfide. Nel 1996, a conferma della nuova organizzazione interna, la ditta assunse la definitiva ragione sociale, diventando la Gianni Godi Sa. Oggi, in oltre 70 anni di attività ininterrotta, la ditta Godi ha dato lavoro a più di 250 dipendenti, parte dei quali ha intrapreso l’apprendistato in ditta e qui ha continuato a lavorare fino alla pensione. La sede della ditta, in via Vignola 11 a Lugano, occupa un’area di circa 1.000 metri quadrati tra uffici e magazzino e si conferma come una fucina di innovazione e tecnologia: dagli impianti sanitari al riscaldamento, dalla ventilazione al condizionamento, fino alle energie rinnovabili di ultima generazione, ci occupiamo di ogni aspetto della progettazione e installazione, con soluzioni chiavi in mano che includono assistenza, manutenzione e pronto intervento. Lasciati guidare dalla nostra esperienza: contattaci per maggiori informazioni! Dalla progettazione alla messa in opera: i nostri servizi per privati, aziende e enti pubblici La progettazione è alla base di ogni realizzazione. Il nostro ufficio tecnico, giovane e qualificato, dedica molta attenzione alla progettazione di impianti analizzando ogni situazione per trovare la soluzione tecnicamente e finanziariamente migliore. Alla progettazione fa seguito nel nostro caso l’esecuzione del lavoro in tempi rapidi e nel rispetto del budget. Il servizio “chiavi in mano” include la parte burocratica e tecnica, dalla valutazione dei requisiti necessari per ottenere le concessioni comunali e cantonali all’installazione di caldaie, termopompe e di altri apparecchi. Da ultimo, offriamo supporto diretto per quanto riguarda la manutenzione, la fornitura di ricambi e l’assistenza in caso di guasti, forti della costante collaborazione con aziende leader nel settore idrotermosanitario e della disponibilità di accessori di qualità per fare fronte a qualunque situazione, anche la più difficile, sia in contesti residenziali sia in ambito commerciale e industriale. IMPIANTI SANITARI, RISCALDAMENTO, ENERGIE RINNOVABILI, RIPARAZIONI I settori principali su cui si concentrano i nostri interventi a Lugano e Canton Ticino sono quattro: Impianti sanitari Impianti di riscaldamento Energie rinnovabili Servizio riparazioni Per ogni area vantiamo esperienza e know how superiori, testimoniati dagli oltre 70 anni di attività sul campo e dalle migliaia di realizzazioni portate a termine con successo per conto di privati, centri sportivi, strutture alberghiere, uffici, enti pubblici, fabbriche e altri ancora… Una semplice telefonata è tutto ciò che serve per fissare un appuntamento sul posto, definire le esigenze e procedere con un preventivo su misura. Mettici alla prova anche tu: chiama senza impegno o compila il modulo alla pagina contatti per maggiori informazioni!

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Koller Cornel

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Koller Cornel

Via Giovanni Nizzola 2, 6900 Lugano
IL METODO CHE TI RIDÀ LA FORMA - ROLFING- INTEGRAZIONE STRUTTURALE

Cornel Koller, certified advanced Rolfer, massaggiatore medico La costante e crescente passione per il funzionamento del corpo umano guida da 33 anni il mio percorso personale e professionale. Praticando diversi sport, come il trailrunning, lo sci, l’alpinismo, il triathlon, il ciclismo, l’allenamento con Sypoba® (stabilità, forza, equilibrio, coordinazione, condizione), ecc…, la mia curiosità del corpo umano e del suo funzionamento è cresciuta sempre di più.​ ​ Il metodo Rolfing® abbinato alle mie ulteriori conoscenze e formazioni (vedi curriculum vitae) in ambito terapeutico sono alla base del mio lavoro. Le varie discipline vengono integrate al meglio per trovare le soluzioni più efficaci per il vostro benessere psicofisico. Mi piace costruire una relazione basata sulla “partecipazione responsabile” con i miei clienti, perché ritengo che il percorso di riequilibrio corporeo passi sempre dalla considerazione della persona nella sua totalità tramite il dialogo ed il confronto costante, fondamentali per il raggiungimento dei propri obiettivi. I 3 pilastri principali di lavoro/insegnamento: 1. lavoro posturale “rolfing” tramite una manipolazione manuale del tessuto connettivo atto ad equilibrare tensioni muscolari, sciogliere “nodi” nel tessuto connettivo, nelle viscere, nei nervi, nella circolazione sanguigna e linfatica 2. insegnare a trovare un modo di muoversi in maniera più funzionale, armonico e meno faticoso da applicare nei gesti che si compiono quotidianamente come camminare, alzarsi, sedersi, alzare pesi, mantenersi “dritti” senza sforzo, eseguire lavori domestici, fare sport,… 3. discutere, elaborare, consigliare temi come la salute, l’alimentazione sana e dei modi per raggiungere un buon equilibrio psicofisico. ROLFING®- INTEGRAZIONE STRUTTURALE IL METODO CHE TI RIDÀ LA FORMA II rolfing® ha tre obiettivi principali: - migliorare l'equilibrio strutturale del corpo (postura) - aumentare l'ampiezza del movimento - raggiungere una postura ,,facile" Il rolfing® è un metodo terapeutico di ripristino dell’equilibrio delle strutture corporee (p.es. in presenza di difetti di portamento o tensioni) per mezzo di una forma particolare di massaggio. Il trattamento non riguarda tuttavia principalmente i muscoli, bensì i loro involucri, chiamati tessuti o fasce connettivali. Sono infatti le fasce connettivali ad avvolgere tutti i muscoli e gli organi, conferendo loro forma e stabilità.Se questo importante sostegno si «deforma» o «incolla» come conseguenza dello stress subìto nella vita quotidiana o in seguito a un incidente, ne derivano problemi di carattere strutturale nel corpo. A subirne l’influsso negativo non sarà quindi solo il portamento, ma l’intera statica corporea.Il rolfing® studia le dinamiche interne importanti per la corporatura (struttura) e per il movimento (funzione) dell’uomo.A chi si rivolge il rolfing® ? Mal di schiena e dolori cervicali, dolori alla colonna vertebrale, mal di testa, tensioni, problemi di portamento, limitazioni nei movimenti – ad esempio in seguito a incidenti o altro, possono essere positivamente trattati con il metodo rolfing®.Le sedute di rolfing® effettuate a titolo preventivo aiutano invece a migliorare la percezione del proprio corpo e il proprio benessere emozionale. Il metodo rolfing® è adatto per qualsiasi persona di qualsiasi fascia d’età, e si rivolge generalmente alle persone che si sentono inadeguate o registrano tensioni croniche, che sono esposte a grande stress in ambito professionale o che desiderano migliorare i propri movimenti e la percezione del proprio corpo (p.es. praticando sport, yoga, ballo, teatro, ecc.).Il tratto caratteristico del metodo Rolfing® è la capacità di mettere in relazione queste forze interne con una forza esterna, la forza di gravità.Come agisce il rolfing® ? È a questo punto che interviene il metodo rolfing®, per ripristinare un equilibrio della rete di fasce connettivali e per migliorarne nuovamente l’elasticità e flessibilità. Il Rolfing® è un metodo che sul lungo termine riesce a dare forma al corpo. Infatti, le fasce modellate manualmente sono adattabili, si estendono e aumentano la propria elasticità, flessibilità e strutturazione.Il metodo rolfing® è inoltre in grado di ottimizzare l’interazione tra le singole parti del corpo. Molti movimenti ne risultano pertanto più agevoli. La terapia rolfing® mette in moto all’interno del corpo un processo di strutturazione che prosegue anche dopo il trattamento. Ma non solo. Ottimizzando la struttura corporea si può conseguire un miglioramento complessivo della percezione di sé e del proprio benessere interiore che si traduce spesso in una forza espressiva più autentica.Come sono organizzate le sedute di rolfing® ? Il ciclo base di sedute del trattamento rolfing® comprende dieci sedute di durata pari a 60–80 minuti. Le applicazioni vengono eseguite sui clienti distesi, seduti, in piedi o in movimento. Il metodo rolfing® richiede una collaborazione attiva da parte del cliente e del rolfer. La disponibilità a indagare il proprio corpo e i relativi movimenti e di esplorare attivamente nuove possibilità di lavoro sul proprio corpo rappresentano i presupposti fondamentali per il successo della terapia. Ogni seduta si basa sistematicamente su quella precedente e, oltre alla nuova strutturazione della corporatura, persegue al contempo l’obiettivo di radicare e attuare concretamente nella vita quotidiana movimenti più efficaci. Si imparano ex novo movimenti della vita quotidiana come quello di sedersi, alzarsi, camminare, stare in piedi, sollevare oggetti ecc. o specifici del proprio campo d’attività: scrivere, suonare uno strumento, danzare, cantare, ecc. Le sedute possono aver luogo a distanza di una o più settimane, e in caso di necessità possono anche essere interrotte. Per approfondire quanto appreso, o su particolare richiesta personale, il ciclo di dieci sedute di base può essere prolungato e integrato. È inoltre possibile seguire in qualsiasi momento sedute di «manutenzione». Fu Ida P. Rolf (1896–1979) a sviluppare e insegnare il rolfing® quale metodo terapeutico. La D.ssa Rolf fu una delle prime donne degli Stati Uniti a conseguire, nel 1920, un titolo di dottorato in biochimica e fisiologia alla Columbia University di New York. Nel corso del lungo lavoro svolto alla ricerca di soluzioni per le malattie croniche, la D.ssa Rolf ebbe vari tipi di approccio, tutti incentrati sugli effetti della struttura del corpo e della propria funzione, tra cui lo yoga e l’osteopatia. Sviluppò il metodo dell’«Integrazione strutturale», basato sulla constatazione che la strutturazione del corpo umano e i suoi movimenti soggiacciono alle leggi della forza di gravità. Fritz Perls, il fondatore della «Gestalt Therapy», la invitò a insegnare il proprio metodo all’istituto Esalen in California, consentendole in tal modo di far conoscere meglio il proprio lavoro a un pubblico più ampio. All’inizio degli anni ‘70, Ida Rolf fondò un suo istituto in Colorado, dove insegnò attivamente sino alla sua morte, sopraggiunta nel 1979. La definizione del metodo terapeutico trae origine dal suo nome, ed è nota appunto come metodo rolfing®. Sciogliere dolcemente le cicatrici con ScarWork sviluppato di Sharon Wheeler ScarWork è una tecnica manuale – dolce e gentile – che reintegra le cicatrici nei tessuti fasciali che le circondano. Le cicatrici diventano più mobili, gli strati dei tessuti corporei sono ripristinati, le aderenze, i cordoni e gli avvallamenti sono eliminati o ridotti. Dopo ScarWork la cicatrice non interferisce più così profondamente con la nostra mobilità e ci si riappropria di un pezzo di sé, i movimenti o la respirazione possono trarne beneficio, uno schema posturale compensativo può sparire. La sensibilità tende a tornare normale. Ogni cicatrice, piccola o grande, profonda o superficiale, chirurgica o accidentale, recente o antica trattata con ScarWork può restituirci la parte di noi e del nostro benessere che sta trattenendo. ScarWork combina una serie di movimenti apparentemente casuali con un tocco privo di sforzo. L’approccio è gentile e gli effetti non tardano a manifestarsi. Le sessioni durano indicativamente 60 minuti e il numero di sessioni consigliate dipenderà dall’estensione e condizione della/e cicatrice/i. Il lavoro di Integrazione Strutturale può essere un complemento soprattutto in quei casi in cui la cicatrice ha interferito con la postura. CURRICULUM VITAE CORNEL KOLLER 2013-2020 - advanced concepts in lumbopelvic motor control: treatment of motor control dysfunction: Prof. Paul Hodges - diversi corsi con Sharon Wheeler: trattamento speciale per cicatrici e ossa + integrazione nella rete fasciale del corpo - osteopatia dell’apparato digestivo (interazione tra disbiosi e sistema immunitario) Dr. Bruno Donatini - Sypoba® Basic-Trainer - post advanced rolfing, Dr Peter Schwind - trattamento traumi meccanici cranio e torace , Jean-Pierre Barral D.O. - relazioni neurali e viscerali tra i nervi toracici e gli organi addominali , Olivier Bazin D.O.2005 - 2012 div. aggiornamenti- concetto di Hubert Godard di movimento, relazione tra struttura e funzione e relative correzioni di disfunzioni anatomiche e posturali- manipolazione dei nervi periferici, dei nervi craniali e delle arterie (Jean-Pierre Barral D.O.div. corsi)- formazione di base del movimento (secondo Laban/Bartenieff)- manipolazione delle articolazioni (Jean-Pierre Barral D.O. div. corsi)- div. corsi di diagnosi e di concetto di lavoro ( Alain Croibier D.O. e Rolfing®) 1998 - 2004 Studio in proprio formazione ulteriore:- formazione advanced Rolfer- manipolazione viscerale (Didier Prat D.O.) /manipolazione urogenitale (Didier Prat)- lavoro con bebè e bambini (Rolfing®)- diversi corsi di manipolazione del tessuto connettivo (Rolfing®) - corso di movimento efficace secondo Dr. Hans Flury 1997apertura studio in proprio ed impiego parziale presso Centro della Salute Esplanade, Minusio1996 - 1997formazione Rolfing® (European Rolfing® Assoc., München, Germany)1992 - 1995Clinica Vitasana, Breganzona (clinica biologica con medicina integrale): massaggio classico, linfodrenaggio, riflessologia del piede, massaggio del tessuto connettivo, trattamento “triggerpoint”, lavoro con respirazione, movimento e rilassamento con persone singole o con gruppiformazione ulteriore:- trattamento “triggerpoint”- massaggio manipolativo (secondo Dr. Terrier)- introduzione all’integrazione strutturale Rolfing®- linfodrenaggio manuale ed edematerapia secondo Földi1990 - 1992Clinica psichiatrica cantonale, Herisau (AR):massaggiatore medico e cinesiterapista (con persone singole o con gruppi)Formazione ulteriore:- tecniche di esame manuale delle articolazioni1989 - 1990Casa di cura Oberwaid, San Gallo:stage come massaggiatore medicoFormazione ulteriore:- riflessologia del piede secondo Marquardt1988-1989scuola a tempo pieno per massaggiatore medico, San Gallofra l’altro:massaggio classico, massaggio del tessuto connettivo, idroterapia, elettroterapia1986 - 1987viaggio in bicicletta nel mondo (18 mesi)1984viaggio in bicicletta nel mondo (9 mesi)1982 - 1988Banca di Credito di San Gallo: apprendista ed impiegato

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Integrazione strutturale RolfingMassaggio medicoTerapia craniosacrale
Via Giovanni Nizzola 2, 6900 Lugano
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IL METODO CHE TI RIDÀ LA FORMA - ROLFING- INTEGRAZIONE STRUTTURALE

Cornel Koller, certified advanced Rolfer, massaggiatore medico La costante e crescente passione per il funzionamento del corpo umano guida da 33 anni il mio percorso personale e professionale. Praticando diversi sport, come il trailrunning, lo sci, l’alpinismo, il triathlon, il ciclismo, l’allenamento con Sypoba® (stabilità, forza, equilibrio, coordinazione, condizione), ecc…, la mia curiosità del corpo umano e del suo funzionamento è cresciuta sempre di più.​ ​ Il metodo Rolfing® abbinato alle mie ulteriori conoscenze e formazioni (vedi curriculum vitae) in ambito terapeutico sono alla base del mio lavoro. Le varie discipline vengono integrate al meglio per trovare le soluzioni più efficaci per il vostro benessere psicofisico. Mi piace costruire una relazione basata sulla “partecipazione responsabile” con i miei clienti, perché ritengo che il percorso di riequilibrio corporeo passi sempre dalla considerazione della persona nella sua totalità tramite il dialogo ed il confronto costante, fondamentali per il raggiungimento dei propri obiettivi. I 3 pilastri principali di lavoro/insegnamento: 1. lavoro posturale “rolfing” tramite una manipolazione manuale del tessuto connettivo atto ad equilibrare tensioni muscolari, sciogliere “nodi” nel tessuto connettivo, nelle viscere, nei nervi, nella circolazione sanguigna e linfatica 2. insegnare a trovare un modo di muoversi in maniera più funzionale, armonico e meno faticoso da applicare nei gesti che si compiono quotidianamente come camminare, alzarsi, sedersi, alzare pesi, mantenersi “dritti” senza sforzo, eseguire lavori domestici, fare sport,… 3. discutere, elaborare, consigliare temi come la salute, l’alimentazione sana e dei modi per raggiungere un buon equilibrio psicofisico. ROLFING®- INTEGRAZIONE STRUTTURALE IL METODO CHE TI RIDÀ LA FORMA II rolfing® ha tre obiettivi principali: - migliorare l'equilibrio strutturale del corpo (postura) - aumentare l'ampiezza del movimento - raggiungere una postura ,,facile" Il rolfing® è un metodo terapeutico di ripristino dell’equilibrio delle strutture corporee (p.es. in presenza di difetti di portamento o tensioni) per mezzo di una forma particolare di massaggio. Il trattamento non riguarda tuttavia principalmente i muscoli, bensì i loro involucri, chiamati tessuti o fasce connettivali. Sono infatti le fasce connettivali ad avvolgere tutti i muscoli e gli organi, conferendo loro forma e stabilità.Se questo importante sostegno si «deforma» o «incolla» come conseguenza dello stress subìto nella vita quotidiana o in seguito a un incidente, ne derivano problemi di carattere strutturale nel corpo. A subirne l’influsso negativo non sarà quindi solo il portamento, ma l’intera statica corporea.Il rolfing® studia le dinamiche interne importanti per la corporatura (struttura) e per il movimento (funzione) dell’uomo.A chi si rivolge il rolfing® ? Mal di schiena e dolori cervicali, dolori alla colonna vertebrale, mal di testa, tensioni, problemi di portamento, limitazioni nei movimenti – ad esempio in seguito a incidenti o altro, possono essere positivamente trattati con il metodo rolfing®.Le sedute di rolfing® effettuate a titolo preventivo aiutano invece a migliorare la percezione del proprio corpo e il proprio benessere emozionale. Il metodo rolfing® è adatto per qualsiasi persona di qualsiasi fascia d’età, e si rivolge generalmente alle persone che si sentono inadeguate o registrano tensioni croniche, che sono esposte a grande stress in ambito professionale o che desiderano migliorare i propri movimenti e la percezione del proprio corpo (p.es. praticando sport, yoga, ballo, teatro, ecc.).Il tratto caratteristico del metodo Rolfing® è la capacità di mettere in relazione queste forze interne con una forza esterna, la forza di gravità.Come agisce il rolfing® ? È a questo punto che interviene il metodo rolfing®, per ripristinare un equilibrio della rete di fasce connettivali e per migliorarne nuovamente l’elasticità e flessibilità. Il Rolfing® è un metodo che sul lungo termine riesce a dare forma al corpo. Infatti, le fasce modellate manualmente sono adattabili, si estendono e aumentano la propria elasticità, flessibilità e strutturazione.Il metodo rolfing® è inoltre in grado di ottimizzare l’interazione tra le singole parti del corpo. Molti movimenti ne risultano pertanto più agevoli. La terapia rolfing® mette in moto all’interno del corpo un processo di strutturazione che prosegue anche dopo il trattamento. Ma non solo. Ottimizzando la struttura corporea si può conseguire un miglioramento complessivo della percezione di sé e del proprio benessere interiore che si traduce spesso in una forza espressiva più autentica.Come sono organizzate le sedute di rolfing® ? Il ciclo base di sedute del trattamento rolfing® comprende dieci sedute di durata pari a 60–80 minuti. Le applicazioni vengono eseguite sui clienti distesi, seduti, in piedi o in movimento. Il metodo rolfing® richiede una collaborazione attiva da parte del cliente e del rolfer. La disponibilità a indagare il proprio corpo e i relativi movimenti e di esplorare attivamente nuove possibilità di lavoro sul proprio corpo rappresentano i presupposti fondamentali per il successo della terapia. Ogni seduta si basa sistematicamente su quella precedente e, oltre alla nuova strutturazione della corporatura, persegue al contempo l’obiettivo di radicare e attuare concretamente nella vita quotidiana movimenti più efficaci. Si imparano ex novo movimenti della vita quotidiana come quello di sedersi, alzarsi, camminare, stare in piedi, sollevare oggetti ecc. o specifici del proprio campo d’attività: scrivere, suonare uno strumento, danzare, cantare, ecc. Le sedute possono aver luogo a distanza di una o più settimane, e in caso di necessità possono anche essere interrotte. Per approfondire quanto appreso, o su particolare richiesta personale, il ciclo di dieci sedute di base può essere prolungato e integrato. È inoltre possibile seguire in qualsiasi momento sedute di «manutenzione». Fu Ida P. Rolf (1896–1979) a sviluppare e insegnare il rolfing® quale metodo terapeutico. La D.ssa Rolf fu una delle prime donne degli Stati Uniti a conseguire, nel 1920, un titolo di dottorato in biochimica e fisiologia alla Columbia University di New York. Nel corso del lungo lavoro svolto alla ricerca di soluzioni per le malattie croniche, la D.ssa Rolf ebbe vari tipi di approccio, tutti incentrati sugli effetti della struttura del corpo e della propria funzione, tra cui lo yoga e l’osteopatia. Sviluppò il metodo dell’«Integrazione strutturale», basato sulla constatazione che la strutturazione del corpo umano e i suoi movimenti soggiacciono alle leggi della forza di gravità. Fritz Perls, il fondatore della «Gestalt Therapy», la invitò a insegnare il proprio metodo all’istituto Esalen in California, consentendole in tal modo di far conoscere meglio il proprio lavoro a un pubblico più ampio. All’inizio degli anni ‘70, Ida Rolf fondò un suo istituto in Colorado, dove insegnò attivamente sino alla sua morte, sopraggiunta nel 1979. La definizione del metodo terapeutico trae origine dal suo nome, ed è nota appunto come metodo rolfing®. Sciogliere dolcemente le cicatrici con ScarWork sviluppato di Sharon Wheeler ScarWork è una tecnica manuale – dolce e gentile – che reintegra le cicatrici nei tessuti fasciali che le circondano. Le cicatrici diventano più mobili, gli strati dei tessuti corporei sono ripristinati, le aderenze, i cordoni e gli avvallamenti sono eliminati o ridotti. Dopo ScarWork la cicatrice non interferisce più così profondamente con la nostra mobilità e ci si riappropria di un pezzo di sé, i movimenti o la respirazione possono trarne beneficio, uno schema posturale compensativo può sparire. La sensibilità tende a tornare normale. Ogni cicatrice, piccola o grande, profonda o superficiale, chirurgica o accidentale, recente o antica trattata con ScarWork può restituirci la parte di noi e del nostro benessere che sta trattenendo. ScarWork combina una serie di movimenti apparentemente casuali con un tocco privo di sforzo. L’approccio è gentile e gli effetti non tardano a manifestarsi. Le sessioni durano indicativamente 60 minuti e il numero di sessioni consigliate dipenderà dall’estensione e condizione della/e cicatrice/i. Il lavoro di Integrazione Strutturale può essere un complemento soprattutto in quei casi in cui la cicatrice ha interferito con la postura. CURRICULUM VITAE CORNEL KOLLER 2013-2020 - advanced concepts in lumbopelvic motor control: treatment of motor control dysfunction: Prof. Paul Hodges - diversi corsi con Sharon Wheeler: trattamento speciale per cicatrici e ossa + integrazione nella rete fasciale del corpo - osteopatia dell’apparato digestivo (interazione tra disbiosi e sistema immunitario) Dr. Bruno Donatini - Sypoba® Basic-Trainer - post advanced rolfing, Dr Peter Schwind - trattamento traumi meccanici cranio e torace , Jean-Pierre Barral D.O. - relazioni neurali e viscerali tra i nervi toracici e gli organi addominali , Olivier Bazin D.O.2005 - 2012 div. aggiornamenti- concetto di Hubert Godard di movimento, relazione tra struttura e funzione e relative correzioni di disfunzioni anatomiche e posturali- manipolazione dei nervi periferici, dei nervi craniali e delle arterie (Jean-Pierre Barral D.O.div. corsi)- formazione di base del movimento (secondo Laban/Bartenieff)- manipolazione delle articolazioni (Jean-Pierre Barral D.O. div. corsi)- div. corsi di diagnosi e di concetto di lavoro ( Alain Croibier D.O. e Rolfing®) 1998 - 2004 Studio in proprio formazione ulteriore:- formazione advanced Rolfer- manipolazione viscerale (Didier Prat D.O.) /manipolazione urogenitale (Didier Prat)- lavoro con bebè e bambini (Rolfing®)- diversi corsi di manipolazione del tessuto connettivo (Rolfing®) - corso di movimento efficace secondo Dr. Hans Flury 1997apertura studio in proprio ed impiego parziale presso Centro della Salute Esplanade, Minusio1996 - 1997formazione Rolfing® (European Rolfing® Assoc., München, Germany)1992 - 1995Clinica Vitasana, Breganzona (clinica biologica con medicina integrale): massaggio classico, linfodrenaggio, riflessologia del piede, massaggio del tessuto connettivo, trattamento “triggerpoint”, lavoro con respirazione, movimento e rilassamento con persone singole o con gruppiformazione ulteriore:- trattamento “triggerpoint”- massaggio manipolativo (secondo Dr. Terrier)- introduzione all’integrazione strutturale Rolfing®- linfodrenaggio manuale ed edematerapia secondo Földi1990 - 1992Clinica psichiatrica cantonale, Herisau (AR):massaggiatore medico e cinesiterapista (con persone singole o con gruppi)Formazione ulteriore:- tecniche di esame manuale delle articolazioni1989 - 1990Casa di cura Oberwaid, San Gallo:stage come massaggiatore medicoFormazione ulteriore:- riflessologia del piede secondo Marquardt1988-1989scuola a tempo pieno per massaggiatore medico, San Gallofra l’altro:massaggio classico, massaggio del tessuto connettivo, idroterapia, elettroterapia1986 - 1987viaggio in bicicletta nel mondo (18 mesi)1984viaggio in bicicletta nel mondo (9 mesi)1982 - 1988Banca di Credito di San Gallo: apprendista ed impiegato

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S.E.T. Servizi ecologici Ticino

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Via Campagna d'Agra 22, 6927 Agra
Servizi Ecologici Ticino - CHI SIAMO

Una nuova azienda con attrezzature all’avanguardia ed un Know-how di oltre 10 anni nel settore, la SET Servizi Ecologici Ticino é sicuramente tra i nuovi leader del settore in Canton Ticino. Siamo specializzati nella manutenzione ordinaria e straordinaria in tutto ciò che riguarda il campo delle canalizzazioni sia civili che industriali, ci occupiamo di spurghi e della pulitura di tubazioni, pozzi neri e canalizzazioni di qualunque tipo. Risolviamo inoltre problemi di allagamenti. Una parte importante del nostro lavoro é basato sulle ispezioni e le diagnosi, il nostro servizio di video ispezione con Telecamere HD, Termo Camera di ultima generazione o geofono offre con la massima precisione una soluzione definitiva per tutti i problemi che si possono verificare all’interno delle tubazioni/condotte fognarie che sono impossibili da diagnosticare dall’esterno. Il servizio di videoispezione è un metodo sicuro ed efficace per individuare eventuali ostruzioni o rotture in uno o più punti dell’impianto. Attraverso il geofono è possibile identificare le perdite d'acqua attraverso il rilevamento sonoro. Con l’ausilio di attrezzature impermeabili ad alta definizione i nostri tecnici possono individuare con precisione il punto su cui intervenire, evitando interventi edili (rottura o demolizione di muri) che solitamente hanno costi ingenti. Mettiamo la nostra competenza al servizio di ogni cliente che riceverà sempre un trattamento completo e qualificato, prestato da tecnici competenti e con l’ausilio di mezzi ed attrezzature all’avanguardia in grado di risolvere ogni tipologia di problema. I NOSTRI SERVIZI Lavaggio e sanificazione di canalizzazioni e pozzi utilizzando alta pressione con tecnologia Hot ad alta temperatura per debellare la maggior parte dei batteri. Aspirazione, lavaggio e sanificazione di pozzi neri, separatori di grassi, fosse asettiche, pozzetti, disostrusione idrodinamica dei condotti fognari e dei sifoni e disincrostazione condotte verticali, orizzontali e disostrusione cucine e wc. La stasatura delle canalizzazioni é un lavaggio ad alta pressione realizzato con una speciale sonda in grado di spruzzare getti d’acqua nella conduttura rimuovendo occlusioni fognarie, rifiuti solidi ed ogni tipo di corpo estraneo che causi ingorghi o problemi nel passaggio dell’acqua, l’utilizzo di questo sistema come ordinaria manutenzione annuale previene il deterioramento dell’impianto di scarico. Servizi di abbonamento studiati su misura per le esigenze del cliente che sia privato o azienda. Le reti di canalizzazione necessitano di una pulizia regolare in modo da evitare spiacevoli problemi e costosi costi di riparazione. Eseguiamo videoispezioni computerizzate della struttura, delle condizioni generali, ricerchiamo occlusioni, incrostazioni rotture o deformazioni, mettiamo a disposizione una relazione dell’eventuale problema riscontrato ed il video filmato dell’intervento, Ricerche guasti o perdite tramite Termocamera, l’immagine termografica viene analizzata ed interpretata dai nostri tecnici consentendo di individuare ed evidenziare anomalie nella distribuzione del calore permettendo di intraprendere immediatamente delle precise contromisure correttive, tramite Termocamera é possibile individuare agevolmente guasti sia in ambienti civili che industriali. Disponiamo di un servizio di Pronto intervento allagamenti o perdite d’acqua, che ci permette di intervenire con la massima tempestività per affrontare tutti i problemi che possono colpire sia le abitazioni civili che le aziende, le scuole, gli enti pubblici e le comunità. Le nostre attrezzature ci permettono di intervenire in tempi brevi in qualunque situazione. Offerte gratuite e personalizzate con sopralluogo e analisi dettagliata del problema.

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Pulizia pozzi neri e canalizzazioniCanalizzazioni tubazioni, manutenzionePulizia tubazioniRisanamento canalizzazioniRiparazioni di perdite
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